| Artcioli su W.I.T.C.H.:
Witch a cartoni, per ora solo in America
Il successo di «Witch», il mensile Disney per ragazzine ideato da Alessandro Barbucci e Barbara Canepa, è asceso in pochissimo tempo a livelli insoliti per le cifre del fumetto italiano. Tanto da diventare il fumetto made in Italy più diffuso nel mondo: cinquanta paesi, compresi gli Stati Uniti. «Una crescita continua costruita sul passaparola – ha spiegato la direttrice Valentina De Poli - che all’inizio ha disorientato persino noi.
Io me lo spiego con il fatto che il fumetto è un incrocio riuscito tra film e libro: riesce a raccontare visivamente, ma lascia spazi e tempi personali per fantasticare. Lo si legge da soli, ma riesce a far sentire parte di una comunità, una del gruppo». La leader Will, la grassottella Irma, l’intellettuale Taranee, la bella Cornelia e l’alternativa Hay Lin sono così diventate familiari alle ragazzine di 64 paesi. Un successo che non è caduto inosservato negli uffici americani della Walt Disney Company.
«Ora abbiamo la grande soddisfazione di vedere il primo progetto della nostra nuova sruttura milanese che coordina il business dei periodici Disney per tutto il mondo diventare un vero e proprio “brand” di The Walt Disney Company”. - afferma Alessandro Belloni, Direttore generale Disney Italia, “Witch viene declinato in tutti i segmenti e media, dai film al merchandising, dai siti web alla televisione”.
Mentre la rivista italiana compie tre anni con il numero di aprile, e sul mercato librario esce «Dalla A alla Witch», una vera e propria antologia del Witch pensiero, il «Disney Channel» americano ha annunciato la messa in onda del cartone animato, prodotto in Francia dalla Sip Animation, il cui arrivo in Italia non è ancora stato definito, anche se prevedibilmente la prima serie dovrebbe far parte del palinsesto 2005.
(Da La Stampa dell'8 aprile 2004)
l mensile Disney sulle streghette diventa un cartoon e un tv show
Witch, il fumetto italiano alla conquista degli Usa
Inversione di tendenza: l'Italia vende un prodotto di grande successo - è tradotto in 64 Paesi - anche oltreoceano
Cambio di rotta: il nostro Paese, da oltre mezzo secolo importatore di successi mediatici americani, vende alla Disney statunitense un proprio prodotto fumettistico, destinato a trasformarsi in cartone animato, gadget, spettacolo televisivo e forse cinematografico. W.I.T.C.H., magazine a vignette rivolto a un target prevalentemente femminile-adolescenziale, nasce tre anni fa nella redazione milanese di "Topolino", da un progetto di Elisabetta Gnone (già direttrice di "Minnie") e dalla caratterizzazione grafica di Alessandro Barbucci. Al centro dell'avventura troviamo cinque studentesse dello Sheffield Institute, dotate di superpoteri e coinvolte nell'eterna battaglia contro il male: il titolo, che in inglese potrebbe significare strega, deriva dall'acronimo dei nomi assegnati alle giovani protagoniste - Will, Irma, Taranee, Cornelia e Hay Lin-, ciascuna legata a un differente elemento naturale. Il cuore di queste ragazzine, che affrontano imprese anomale in mondi paralleli, resta però un cuore da teenager, spesso toccato da problemi sentimentali, familiari e d'amicizia.
IL SUCCESSO DI WITCH - Cosa ha spinto i manager americani di Mickey Mouse ad esportare questo fumetto made in italy? L'accattivante impianto narrativo e la qualità del disegno, che mescola tradizione europea e suggestioni nipponiche, hanno certamente avuto un ruolo fondamentale, ma la costruzione di una nuova franchise tra Disney Usa e Disney Italia dipende soprattutto dalle potenzialità commerciali di W.I.T.C.H., ampiamente dimostrate sul campo: episodi nuovi e ristampe vendono oltre 250 mila copie al mese in Italia e 100 mila copie in Germania; la serie è stata tradotta in 27 lingue per 64 Paesi, conquistando la fedeltà e l'interesse di un vasto pubblico internazionale. Stanno già lavorando a una serie animata, ambientata nell'universo fantastico delle W.I.T.C.H, gli studi della Sip Animation francese, dove il disegnatore Barbucci era già conosciuto per gli innovativi albi "Sky Doll", realizzati a quattro mani con Barbara Canepa per il pubblico adulto (editore italiano Vittorio Pavesio Editore). I cartoni animati, che dovrebbero mantenere lo stile grafico del fumetto, dovrebbero essere trasmessi in Italia a partire dal 2005.
SBARCO IN AMERICA - L'arrivo di W.I.T.C.H. negli Stati Uniti, annunciato dal prestigioso quotidiano Wall Street Journal, è previsto nel corso del prossimo mese, quando le cinque protagoniste del comics italiano approderanno sugli scaffali delle librerie statunitensi in formato libro, con pagine narrative e alcuni estratti dal fumetto. Il tascabile economico (4,99 dollari) è stato infatti ritenuto più idoneo a suscitare interesse nelle ragazze americane, rispetto all'albo in stile Marvel diffuso nelle nostre edicole. Seguirà un tv-show, che promette un taglio vivace e tanta azione, per conquistare il pubblico maschile; la produzione di gadget, giocattoli, modellini da collezione e linee di abbigliamento giovanile (come già accade in Italia). Se tutto questo avrà successo, W.I.T.C.H. potrà infine trasformarsi in pellicola cinematografica per il circuito dei multisala e dei blockbuster, completando l'abituale percorso nel sistema massmediatico, compiuto da altri eroi di carta come Spiderman e Batman. Tutto sembra svolgersi come da copione, ma cambia l'origine creativa della serie, non più statuinitense. Questo apre nuove prospettive per le nuvole parlanti made in italy, e in particolare per Disney Italia, protagonista di inediti rapporti commerciali con l'azienda-madre d'oltreoceano.
LA FRONTIERA ITALIANA - «Siamo ormai diventati leader mondiali del settore periodici, produciamo il 70% delle pagine a fumetti Disney (a livello globale) e abbiamo una rete internazionale pronta ad accogliere le nostre novità», spiega Alessandro Belloni, direttore generale Publishing in Italia e senior vice president di Disney Publishing Worldwide. L'ingresso delle ragazzine W.I.T.C.H. nel mondo disneyiano, fino a pochi anni fa presidiato da paperi e topi, non è stato immediato né pacifico. La serie fumettistica appare distante dalla produzione tradizionale e raccoglie l'influenza dei manga giapponesi, pur integrata da elementi di stampo europeo. «Si è trattato di un progetto rivoluzionario, ma Deborah Dugan (presidente Disney Publishing Worldwide, ndr) ha creduto in noi, aiutandoci a superare ogni tipo d'ostacolo», racconta infatti Belloni. Il successo ottenuto dal mensile ha premiato la Disney Italia, che oggi guarda al futuro con ottimismo e si propone come laboratorio creativo per nuovi prodotti a diffusione internazionale: «Stiamo per lanciare una nuova serie, in questo caso rivolta al pubblico maschile (10-14 anni) e abbiamo altri cinque progetti in cantiere, che si differenziano per stile e ambientazione», anticipa il direttore di Disney Publishing Italia. Il giovanissimo "Monster Allergy", firmato da Barbucci Canepa e in edicola da sei mesi, ha conquistato rapidamente un proprio spazio nel mercato nazionale e sta per essere esportato nel Nord Europa, mentre già si lavora alla serie animata. Seguirà dunque le orme di W.I.T.C.H.?
(Di Mara Pace, Da Il Corriere della Sera del 01 aprile 2004)
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